Recensioni - Donatella Colasanti Arte

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Recensioni

Donatella Colasanti ha iniziato a dipingere  fin da bambina.  Il suo incontro con la tavolozza ed il pennello è nato nei primi anni dell'infanzia, grazie al padre, valente pittore, che ha saputo trasmettere alla figlia l'amore e la passione per l'arte. Ed è stato sempre il padre ad introdurre Donatella nel mondo pittorico,  a farle muovere i primi passi alla scoperta di sensazioni nuove ed inusuali. Una passione che nella creativa non è mai venuta meno. Donatella, gia dotata di ottime capacità pittoriche, nel corso del tempo le ha  sempre più approfondite ed affinate.  Per lunghi anni ha frequentato gli studi dei più noti maestri ternani, da cui ha appreso la pulizia della forma e del colore. La pittrice è comunque riuscita ad intraprendere un cammino indipendente che l'ha portata a trovare una sua personale forma espressiva.
Sia che si soffermi su paesaggi collinari o sull’apparente staticità di nature morte o, ancora, sulla plasticità di nudi femminili, la pittura in Donatella Colasanti nasce da una predisposizione particolare a cogliere il lato più recondito, segreto, dell’immagine per proporne il fascino e il mistero attraverso una non comune maturità compositiva rivelatrice di uno studio costante e approfondito nonché di una singolare capacità di rielaborazione. Una volta estrapolati dal contesto generale, gli oggetti, sospesi in un’attesa dimorata da silenzio, sono come indizi, annuncio, di uno sguardo ulteriore. E, di certo, nulla è come prima. I fiori che fuoriescono dai vasi, le melagrane, le case che sembrano rarefarsi tra il cielo e i crinali circostanti, la camicia riposta sulla spalliera di una sedia, i corpi che si offrono alla luce lasciandosi plasmare dai contrasti, tutto è beckettianamente assorto in una dimensione in cui l’assenza pare effondersi e dilatarsi. Nonostante un’indiscutibile venatura malinconica, l’artista non ama indulgere in un dolente ripiegamento ma, al contrario, s’addentra in armonie soffuse alla ricerca di continui spiragli attraverso cui l’evento più intimo diventa catartico e, con straordinaria levità, le forme si evolvono in preghiera, si fanno ascolto e testimonianza di una voce che celatamente detta. La scelta della figurazione non è affatto scontata o casuale ma risponde alla necessità di catturare attimi di vita sottraendoli al contingente. La sensualità quasi onirica, trasognata, che traspare da alcune pose modellate da un sapiente e sottile gioco chiaroscurale è indice di costante tensione ad una grazia permeata d’amore smisurato per un mondo che nella sua fuggevolezza ci avvince e sempre ci stupisce.

                                                                                                                                                        Francesco Pullia



Donatella Colasanti ama  guardare il mondo con i propri occhi, in concordanza perfetta con il convincimento di Coubert secondo il quale l’artista deve trarre ispirazione non dai quadri degli altri, ma direttamente dalla natura, caleidoscopio di modelli mutevoli, soggetti al sovrapporsi delle stagioni  ed alla forza corrosiva del tempo e rispondenti in tutto a quell’esigenza di chiarezza della quale la pittura vera si nutre, contro l’ibrida vegetazione di “Psicologismi” che impediscono all’uomo di afferrare l’evidenza schietta del reale.
Ecco, allora, che Donatella Colasanti fissa la propria attenzione su ambienti di natura, squarci di verde intenso percorsi dal cortocircuito di colori che si dilatano a macchia, facendosi ora profilo di montagna, ora soffuso chiarore di batuffoli di nuvole, ora specchio d’acqua che riflette il sole o sequenze di alberi, contorti nel tronco e nell’intrico vivo di foglie, simili a guizzi di fiamma di vaga ascendenza rococò, cresciuti a dismisura a carezzare il cielo, davanti a scorci di un opalescente biancore, come fremiti d’aria su sudari di nebbia condensata.
Donatella Colasanti  dipinge anche frammenti di natura, raccolti in composizioni di chiara impronta surreale, conchiglie abbandonate sopra un tappeto gonfio di pieghe e vivo, quasi fosse mare e “caffettiere” liberate dall’immanenza delle cose inerti e cariche d’una dignità che conferisce ad esse aspetto di creature; cesti colmi di frutta e carichi di luce che promana dalle cose.
Come se un fuoco le bruciasse dentro e si rivelasse all’esterno di riverberi.
La pittura di Donatella Colasanti ha la naturalezza di un respiro: “Re nudo” dipinto nella semplicità potente delle cose che si vedono.
                                     
                                                                                                                                                           Paolo Cicchini



La pittura di Donatella Colasanti è una attenta ricerca di una nuova estetica, una rivisitazione delle armonie cromatiche sentite con ricercatezza e stile.
Nei suoi quadri è sempre presente il mondo affascinante della natura ed ad essa, come pittrice ne attinge l’ispirazione.
Lo straordinario quotidiano della campagna umbra, vissuto con l’introspezione meditativa sembra rivivere il passato con una dolcezza velata di sottile ironia.
Il gioco dei colori non muta l’incontrastato equilibrio delle sue rappresentazioni arricchite di sensazioni meravigliose del ricordo di uno stimolante passato da cui si lascia cullare, scoprire e conquistare.
Le stupende realizzazioni pittoriche permettono una perfetta coabitazione degli spazi tra la lirica degli effetti naturali e la rappresentata sofferta realtà dei campi agricoli, donando ad esse una sottile e delicata piacevolezza.
Alla base di esse v’è costantemente il profondo amore nutrito per la terra Umbra osservata con occhio impressionista, vissuta con sentimento profondo e rappresentata con tecnica macchiaiola.
Utilizzando sia l’una che l’altra forma all’unisono, l’artista sa far provare sensazioni bellissime.
La sua indiscutibile geniale e sensibile capacità intuitiva, armonizzata da profondi sentimenti, guida i suoi pennelli con maestria, dimostrando così di possedere anche un elevato talento tecnico.
L’impulso vincente di Donatela Colasanti di narrare con il colore è all’origine della sua pittura che sa attrarre e avvincere gli osservatori più esigenti, anche di età diversa che restano ammaliati dall’estro con cui sa conciliare l’antico ed il nuovo in una sintesi culturale preziosa e di raro valore.
Con le sue opere l’artista sa imporre un rispettoso paradigma estetico e cromatico con la scelta dei colori utilizzati, che si trasformano in gocce di energia, esaltandone equilibrio e musicalità
Con il suo tratto armonioso, diretto non solo dalla sua abilità ma dal sentimento d’amore delle proprie radici vissute con la nostalgia di un sogno provato, Donatela Colasanti diviene attenta testimone e raffinata rappresentatrice della cultura della sua terra della quale sa narrare le emozioni poetiche con lirica pittorica.
Le sue realizzazioni, curate con delicatezza e con stati d’animo talvolta sofferti, ma sempre illuminati dalle sue spontanee e dolci sensazioni divengono così pregiate rivisitazioni e preziosi documenti dell’arte Umbra ed, altresì messaggi di bellezza e di speranza.

                                                                                                                                                           Giorgio Palumbi




Donatella Colasanti propone opere nelle quali i contrasti cromatici e luminosi evidenziano una struttura classica ed un equilibrio formale espressione di una poetica figurativa resa attraverso una luce screziata e un'atmosfera romantica. Dipinti che costituiscono testimonianza della coerenza stilistica e formale della Colasanti.
                                                                                                                                                            Claudia Sensi

 
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